Il 7 novembre di trentadue anni fa moriva per mano della camorra Mimmo Beneventano, detto il “medico buono”. Era una fredda mattina del 1980 quando due sicari lo raggiunsero sotto casa e gli spararono molteplici colpi, che lo fecero cadere esanime accanto alla sua automobile, una Simca 100.
Beneventano abitava ad Ottaviano, dove si era stabilito con la famiglia durante l’infanzia, e lì aveva iniziato a impegnarsi politicamente. Sia nel 1975 che nel 1980 fu eletto in consiglio comunale tra le fila del Partito Comunista.
Proprio la sua ultima consiliatura gli fu fatale. Durante il suo lavoro di consigliere comunale Mimmo Beneventano aveva denunciato la lobby degli speculatori edili per l’allora nascente Parco del Vesuvio e poi la ricostruzione in seguito al terremoto del 1980.
Il consigliere del Pci divenne scomodo e l’allora boss Cutolo ordinò la sua morte, come il quotidiano Cronache di Napoli titolò nel gennaio del 1981. A trentadue anni di distanza il ricordo di Beneventano a Ottaviano è ancora vivo e proprio nella strada intitolata a suo nome ci sarà la commemorazione.