Di nuovo al San Paolo, tra le mura amiche, per ritrovare serenità. Oggi Il Napoli affronta il Torino dell’ex Ventura, con la voglia di riscattare la dispettosa partita di Bergamo che ha lasciato tutti con l’amaro in bocca, perché a Bergamo il Napoli, anche se non è sembrato troppo reattivo, ha comunque fatto la partita ed ha collezionato una bella serie di occasioni da rete.
Bergamo è acqua passata. La partita con l’Atalanta ormai è una pratica archiviata e deve necessariamente essere vista come un altro punto da cui ripartire, perché è dalle sconfitte, più che dalle vittorie, che si traggono i migliori insegnamenti. Walter Mazzarri in questo è un mago, sempre pronto ad analizzare con lucidità gli errori commessi quando si perde. Per questo motivo la partita casalinga con il Torino rappresenta l’ennesimo passaggio importante nella crescita di questo Napoli che il mister azzurro ha costruito in questi suoi anni di lavoro nel capoluogo partenopeo. Questa stagione, nonostante le critiche per i risultati di alcune gare, vede il Napoli con sette punti in più rispetto all’anno scorso e che può ritornare a braccare Juve ed Inter da vicino, vista la straordinaria vittoria dei nerazzurri ieri sera allo Juventus Stadium.
Cavani c’è. Per riavvicinarsi alle due squadre lì davanti l’unica cosa da fare è battere il Torino. Il San Paolo in questo caso arriva in aiuto, perché in questa stagione il Napoli non ha mai perso in casa, vincendo tutte le partite e rendendo lo stadio un vero e proprio fortino inespugnabile. Alla causa del Napoli oggi, ritorna disponibile anche il Matador Cavani, ripresosi dal piccolo acciacco che lo ha costretto a saltare le partite contro Chievo ed Atalanta. L’attaccante uruguaiano torna in campo dopo aver superato l’ennesimo test medico risultato negativo e soprattutto dopo aver parlato con Mazzarri, che ha voluto garanzie dal giocatore prima di decidere di schierarlo in campo. Torna in campo anche per cancellare tutte le voci che sono circolate in settimana su presunti contrasti tra giocatore, allenatore e staff medico. Mazzarri ed i suoi hanno giustamente tenuto l’attaccante a riposo per garantirgli il totale recupero e non mettere a rischio il continuo del suo campionato. Scelta più che condivisibile, data l’assenza in rosa di un suo sostituto naturale. Come è noto infatti, in casa Napoli un vice Cavani non c’è e perdere il Matador sarebbe un colpo davvero pesante.
Rimettersi in corsa, senza mai comunque aver abbandonato la gara, questo è quello che può fare il Napoli per rispondere a chi già parla di ciclo finito, malignando sulle parole di Mazzarri di qualche giorno fa, riguardo al suo rinnovo del contratto a fine stagione. Il Napoli è tutt’altro che finito, di benzina ce n’è ancora molta e la voglia di riprendere la continuità vincente è sempre tanta. Spesso però arrivano anche momenti in cui non sempre va come si vorrebbe. La grandezza risiede proprio nella consapevolezza che momenti come questo possono capitare a chiunque. Stavolta tocca al Napoli, domani chissà. La cosa importante è mantenersi costantemente lì in alto e poi giocarsela fino in fondo senza timore di perdere. Nel calcio si sa, si vince e si perde, l’importante però è sudare la maglia e rendere i tifosi orgogliosi degli sforzi fatti. Loro che con tanti sacrifici e con viaggi chilometrici, ad ogni partita segnano la presenza accanto alla squadra. Un pubblico innamorato dell’azzurro che chiede solo che in campo venga dato sempre il massimo e che all’occorrenza sa come farti sentire speciale. Ne sa qualcosa il Pocho e lo hanno capito anche Hamsik e Cavani. Il cuore grande dei napoletani ha però tanto spazio ancora ed aspetta adesso anche Lorenzo Insigne che cerca qui la sua consacrazione. Anche oggi le condizioni non buone di Pandev, potrebbero offrirgli un’altra opportunità importante in campionato e di nuovo al San Paolo, proprio come ad inizio stagione.
Non bisogna sottovalutare il Torino, come dice lo stesso Mazzarri, che teme di incontrare una squadra molto difensivista alla quale andrebbe di lusso anche un pareggio. Dalle parole dell’allenatore azzurro però è trapelato anche un po’ d’orgoglio e di voglia di riscatto, perché dopotutto non è sempre il Napoli che deve temere il suo avversario e nell’arena del San Paolo, con il Matador di nuovo in campo, il toro potrebbe vedersela davvero male.
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