Caso+Mastrogiovanni%2C+condannati+i+sei+medici
vesuviusit
/2012/10/31/caso-mastrogiovanni-condannati-i-sei-medici/amp/
Categories: CronacaNews

Caso Mastrogiovanni, condannati i sei medici

Il tribunale di Vallo della Lucania ha condannato i sei medici del reparto di psichiatria dell’ospedale del comune in provincia di Salerno, coinvolti nella morte di Francesco Mastrogiovanni, il maestro elementare deceduto nell’agosto del 2009 dopo quattro giorni di ricovero.

I giudici del tribunale salernitano hanno condannato i sei medici, responsabili a vario titolo di omicidio colposo e falso ideologico: tre anni e sei mesi per il primario Michele di Genio; quattro anni per Rocco Barone, responsabile del reparto, e Raffaele Basso; tre anni per Amerigo Mazza e Anna Angela Ruberto; due anni per Michele Della Pepa, per il quale è stata chiesta la sospensione della pena; per tutti disposta l’interdizione dai pubblici uffici per cinque anni. Assolti invece i dodici infermieri del reparto.

La vicenda risale, come detto, al 2009: il 4 agosto di quell’anno Francesco Mastrogiovanni morì dopo essere stato tenuto per quattro giorni nel reparto di psichiatria del nosocomio di Vallo della Lucania in seguito a un trattamento sanitario obbligatorio. Le indagini portarono alla luce che l’uomo era stato tenuto in stato di contenzione per giorni, con mani e piedi legati a un lettino. Importante per la decisione del giudice è stato il video pubblicato qualche settimana fa da L’Espresso in collaborazione con l’associazione “A buon diritto” di Luigi Manconi in cui è mostrato il trattamento disumano cui era stato sottoposto Mastrogiovanni prima di morire.

La notizia della condanna è stata accolta con soddisfazione da Grazia Serra, la nipote di Mastrogiovanni che dalle pagine di ‘Repubblica’ afferma: “Non possiamo parlare di vittoria perché mio zio è morto, ma la speranza è che questa sentenza faccia giurisprudenza”. Sullo stesso tasto batte anche Giuseppe Galzerano, del Comitato verità e giustizia per Mastrogiovanni: “Per la prima volta la contenzione viene riconosciuta ma come strumento di tortura: è quello che ha detto esplicitamente il giudice. Sono soddisfatto perché con questa sentenza è stata ridata dignità a Franco. Entrare in possesso delle 88 ore di filmato è stato determinante”.

Bruno De Santis

Giornalista professionista napoletano. “Le parole sono tutto ciò che abbiamo, perciò è meglio che siano quelle giuste”.

Recent Posts

Assicurazione auto: ecco le garanzie accessorie più richieste dagli italiani

Quando si tratta di assicurazione auto, la sicurezza non è mai troppa, tanto che alla…

11 mesi ago

Test Visivo: Quanti Cani vedi nella foto? Hai 30 secondi per essere un genio!

Guarda attentamente questa immagine, quanti cani vedi? Questo test ti aprirà la mente e ti…

2 anni ago

Batterie al sale marino: 4 volte la capacità di quelle al litio

Tutti quotidianamente utilizzano un buon numero di batterie, da quelle al litio che si trovano…

2 anni ago

Tim, la nuova promozione è imperdibile: a quali utenti è rivolta

L'operatore Tim offre una nuova ed imperdibile promozione della durata di tre mesi, tutto quello…

2 anni ago

Assegno unico per i figli, nuove tempistiche e importi: quali sono i cambiamenti

Nuovi importi e tempistiche diverse nel 2023 in merito all'assegno unico per i figli, tutto…

2 anni ago

Conchiglioni ripieni al forno: un primo piatto sfizioso per la vigilia di Capodanno

I conchiglioni ripieni al forno sono molto semplici da preparare, con il loro invitante aspetto…

2 anni ago