Napoli, autobus nel mirino dei teppisti: pugni in faccia all’autista

Un dolore fortissimo all’occhio, poi il buio”: racconta così Maria Piacevole, autista dell’Anm, l’aggressione subita qualche giorno fa mentre era alla guida di un autobus in via Epomeo. Uno dei tanti episodi che sempre più spesso accadono a Napoli, città dove anche guidare un mezzo pubblico può diventare una sfida a piccoli e grandi criminali.

Maria stava semplicemente svolgendo il proprio lavoro quando è stata aggredita da un ragazzo: “Ero a bordo della linea C12 il 17 ottobre – racconta al ‘Mattino’ -. Ero in via Epomeo e circolavo a passo d’uomo quando un piccolo criminale si è arrampicato sul mezzo e approfittando del finestrino aperto mi ha colpito con un pugno sull’occhio destro”.

Un gesto repentino, prima di fuggire via, lasciando l’autista alle prese con il dolore: Maria Piacevole riesce a fermare l’autobus, poi è attorniata dalla folla che le presta i primi soccorsi. La triste storia vissuta dalla donna non è purtroppo un episodio singolo: sempre più spesso negli ultimi tempi si verificano fenomeni di microcriminalità. “Il personale ha paura – afferma Aldo Paribelli, responsabile della gestione di esercizio degli autobus Anm – c’è un senso diffuso di insicurezza: si lavora senza la giusta serenità, si vive alla ‘giornata’. I nostri mezzi sono bersaglio di lanci di pietre o biglie: si tratta quasi sempre di giovanissimi che agiscono a Soccavo, Scampia e Secondigliano”.

“Nelle migliori delle ipotesi – continua Paribelli l’autobus viene riparato, ma queste operazioni hanno un costo alto e peggiorano la situazione di difficoltà in cui vive l’azienda”. Ma non è solo l’Anm a dover fare i conti con la microcriminalità: appena qualche giorno fa un dipendente della Circum è stato aggredito da un passeggero che gli ha rotto il setto nasale. Un segnale di quanto gli episodi di violenza siano in aumento anche nei confronti di chi ogni giorno prova a fare il suo lavoro, fornendo un servizio alla città.

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