Finalmente Juventus-Napoli: ancora 48 ore e il campo manderà in archivio polemiche e sospetti, insinuazioni e battute piccate. La parola cede il passo alla palla e saranno i calciatori a decidere dove farla rotolare: nella porta difesa (forse) da un Buffon ritornato malconcio dall’avventura con la nazionale o in quella guardata a vista dal ‘Pirata’ De Sanctis.
Scrivi Juventus-Napoli, leggi storie di partite entrate nella storia del calcio italiano dove puoi trovare di tutto: dal tradimento di ‘Core ‘ngrato’ Altafini alle parabole d’arte disegnate dal quel genio del pallone che risponde al nome di Diego Armando Maradona, capitano della presa di Torino in quel Juventus-Napoli 1-3 del novembre 1986 che lanciò gli azzurri verso il primo scudetto.
Eccola, la parola più spesso accostata alla sfida tra bianconeri e azzurri di sabato prossimo; in casa partenopea, chiunque osi dire che quella dello ‘Juventus Stadium’ sarà una partita decisiva per le sorti del campionato riceverà una risposta secca: “Macché, è ancora presto”. Eppure i magazzinieri azzurri stanno già affilando i coltelli, pardon i tacchetti della scarpette dei giocatori che dovranno guidare la truppa partenopea alla conquista del fortino bianconero: sono già tirate a lucido quelle di Marekiaro Hamsik, desideroso di riscattare la sconfitta della sua Slovacchia e alzare ancora di più la cresta.
Ancora da tirare fuori dalla valigia invece quelle di Edinson Cavani: il ‘Matador’ sta scrivendo in questo ore ‘Mister ho perso l’aereo’, sequel di un noto film degli anni novanta, e dalle parti di Castelvolturno non si vedrà prima di sera. Basterà poco però per farlo entrare nell’atmosfera della vigilia di una partita che quando c’era di mezzo uno scudetto ha sempre avuto protagonisti sudamericani: dal gol brasiliano di Altafini a quello argentino di Maradona, a Napoli sperano che la prossima firma sia quella uruguaiana di Cavani….aerei permettendo.
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