È attesa per oggi a Napoli una nuova ondata di maltempo, dopo quella di venerdì scorso che ha mandato in tilt la città: per evitare il ripetersi delle stesse scene dei giorni scorsi, ieri a Palazzo San Giacomo si è tenuto un vertice con la presenza del vicesindaco Tommaso Sodano, dei presidenti delle municipalità, delle strutture tecniche del Comune e della Protezione Civile.
Nel corso della riunione sono stati affrontati i punti critici presenti in città e disposti provvedimenti per evitare che i cittadini debbano affrontare gli stessi disagi patiti dopo il temporale di venerdì scorso: si parte con i sottopassi di via Claudio, via Mastellone e di Cupa Vicinale San Severino, che saranno interdetti al transito a partire dalle ore 12 di oggi; dalla stessa ora saranno presidiati dalla Polizia locale i sottopassi di corso Malta, Centro Direzionale e Chiaiano viale dei Ciliegi.
Inoltre nelle aree maggiormente a rischio perché poste a un livello inferiore delle reti fognarie saranno installate stazioni mobili con idrovore. Si tratta in particolare di: Agnano, via Beccadelli incrocio ramo di accesso Tangenziale e via Scarfoglio; piazza Bagnoli; largo Sermoneta; piazza san Pasquale; via Acton; alveo san Nicandro a san Giovanni a Teduccio; traversa Garibaldi a san Giovanni a Teduccio; zona piazza Mercato; piazza Arabia. Alla IV e alla VI municipalità (san Lorenzo, Vicaria, Poggioreale, zona industriale e Barra, Ponticelli e san Giovanni a Teduccio) saranno assegnate in uso le due stazioni mobili per espurghi e disostruzioni.
Per quanto riguarda il trasporto pubblico, per la Metropolitana di Napoli, linea 1 e linea 6, la sicurezza di cantieri ed esercizio sarà mantenuta con l’utilizzo di idrovore, mentre Ferrovie dello Stato è stata invitata alla urgente manutenzione delle proprie reti di sicurezza. Non vuole creare allarmismi il vicesindaco Sodano che dichiara: “Dobbiamo evitare quello che è accaduto venerdì. Il problema più grande non sono le caditoie non pulite, ma un impianto fognario insufficiente, che sta sotto una città cresciuta a dismisura a causa dell’abusivismo nelle zone collinari“.