Colpa del governo: il giorno dopo gli allagamenti causati dalle abbondanti precipitazioni cadute su Napoli, Luigi De Magistris passa la patata bollente all’esecutivo nazionale, colpevole di sottovalutare la situazione che vive la città. Il sindaco rimarca la mancanza di investimenti importanti per Napoli: “Napoli vive sempre giornate infernali – dice il primo cittadino -. Fa male che il governo sottovaluti la situazione infernale che vive la città e che non ci siano investimenti importanti per Napoli“.
“Ieri sono state le fogne – continua il sindaco – oggi può essere altro. Napoli si tiene in piedi solo grazie alla determinazione delle persone”. Insomma, De Magistris sembra quasi rispedire al mittente tutte le accuse piovute sull’amministrazione comunale dopo la giornata di caos vissuta ieri: così, mentre il vicesindaco accusa neanche troppo velatamente le municipalità di non aver fatto il proprio dovere, il primo cittadino attacca il governo che non dà la giusta attenzione alla città, in un continuo scaricabarile che non fa certo il bene della città.
Se per i problemi della città De Magistris sembra quasi lavarsi le mani, per gli argomenti di portata nazionale il sindaco ritrova la verve che aveva caratterizzato la sua ascesa a Palazzo San Giacomo e si schiera in appoggio dei magistrati di Palermo nell’indagine su una presunta trattativa Stato-Mafia, nella quale ci sarebbero anche alcune intercettazioni del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano: “Non credo che le intercettazioni vadano distrutte, vanno ascoltate nell’interesse soprattutto di chi non ha nulla da temere“.
“I magistrati onesti – continua De Magistris – non vanno fermati: sono pancia a terra schierato con quelli che stanno facendo una inchiesta così delicata a Palermo, con quelli di Caltanisetta e di Firenze. Se il paese non sa cosa è accaduto nel ’92/’93, che futuro possiamo consegnare alle nuove generazioni. L’inchiesta deve andare avanti, nessuno è sopra la legge“.