Giornata di protesta per gli studenti italiani: in tutta Italia ci sono stati cortei che in diversi casi sono stati caratterizzati da scontri con le forze dell’ordine. Anche a Napoli si sono vissuti momenti di tensione durante la manifestazione degli studenti autorganizzati: alcuni grossi petardi sono stati fatti esplodere durante il corteo, composto da circa 500 tra studenti delle scuole superiori di Napoli e della provincia.
I manifestanti hanno urlato slogan contro la riforma della scuola, ma non solo: davanti alla sede della Provincia e agli uffici di un’agenzia della Banca nazionale del Lavoro sono state lanciate alcune uova. Slogan anche contro il governo e il ministro Profumo: il corteo si è poi diretto verso Santa Lucia in direzione della sede della Regione Campania dove si è sciolto, con una modifica al percorso originale che avrebbe dovuto terminare alla stazione marittima davanti alla nave Estelle della Freedom Flottilla.
I cortei che hanno riempito le piazze delle più grandi città d’Italia sono stati organizzati per protestare soprattutto contro i tagli all’istruzione: “La nostra generazione – affermano i comitati studenteschi – scende in piazza contro Governo e l’Unione Europea che privano i giovani del diritto allo studio, al lavoro e al futuro”. Gli studenti non hanno alcuna intenzione di fermare la loro protesta e anzi annunciano che quella di oggi “è stata soltanto la prima di una serie di mobilitazioni“.
Nel mirino dei manifestanti la mancanza di investimenti nella scuola pubblica: “Dopo anni di tagli -affermano gli studenti – non si vede alcuna intenzione di tornare a fare investimenti nella scuola”.