Più turisti, meno spese: è questo il quadro del settore turistico in Campania secondo quanto emerge dai dati presentati dall’Osservatorio Acquisto CartaSi uniti a quelli diffusi dal report di Federalberghi qualche settimana fa. Se i numeri dell’associazione degli albergatori italiani mostravano l’aumento delle presenze di turisti nella regione, con un +2,4% che andava a contrapporsi al trend negativo sul piano nazionale, non ugualmente positivi sono i dati relativi alle spese dei turisti.
L’Osservatorio Acquisti CartaSi ha analizzato le spese turistiche effettuate dagli italiani durante le vacanze estive del 2012 attraverso l’utilizzo delle carte di credito: se a livello nazionale c’è stato la conferma del segno positivo (+3,5%) pur se nell’ambito di una contrazione rispetto ai dati precedenti, non lo stesso si può dire della Campania. Nella Regione si è, infatti, registrata una importante diminuzione della spesa, -3,2% rispetto allo stesso periodo del 2011.
Peggio della Campania è riuscita a fare soltanto la Sardegna, che ha registrato il peggiore dato in Italia. A pesare sul bilancio della nostra regione è soprattutto la voce alberghi, con i campani che hanno speso il 6,4% in meno rispetto allo scorso anno, e i ristoranti scesi addirittura dell’8,4%. Male anche i carburanti che hanno mostrato un calo del 4,2%. Non va di certo meglio per le spese effettuate in regione dagli italiani: nel 2012 il calo delle spese turistiche è stato del 5,1%.
Ci si può consolare almeno con gli stranieri che hanno speso, e tanto, in tutta Italia, con un vero e proprio picco in Campania: la regione si è, infatti, collocata sopra la media nazionale con un aumento del 7,1%.