La vendetta è un piatto che va consumato freddo e il Matador sta coltivando il suo piano dall’11 agosto: il giorno del ‘furto’ di Pechino, l’uruguaiano ha maturato dentro di sé la convinzione che questo Napoli si sarebbe preso la rivincita ai danni della Juventus molto presto e in una competizione sicuramente di maggior fascino rispetto alla Supercoppa. La parolina magica Cavani non la pronuncia neanche nell’intervista alla ‘Gazzetta dello Sport’, fedele a un patto non scritto presente all’interno dello spogliatoio azzurro, ma il re dei bomber mostra tutta la sua fiducia nella squadra: “Sì Napoli, questo è l’anno giusto”.
La stagione giusta per far rivivere ai tifosi azzurri l’epopea maradoniana, anche se il calcio è cambiato e il Pibe de Oro è per le nuove generazioni soltanto una favola tramandata da padre a figlio: “A Napoli si vive di calcio, nello sport la gente trova la gioia che in altri settori della vita non percepisce. Darò tutto me stesso per questa città e la sua gente: i tifosi rivedono in me quel giocatore che può farli tornare a vincere, come è accaduto con Maradona. Le nuove generazioni non hanno vissuto l’era di Diego ed è bello che io possa far rivere quelle emozioni. La gente per strada mi ringrazia perché sto facendo rivivere le emozioni degli scudetti e queste cose mi danno una carica eccezionale”.
Un affetto che fa mettere in secondo piano anche i soldi, aspetto importante ma non vitale nella scelta di Cavani di legarsi ancora al Napoli con il rinnovo firmato in estate in diretta tv: “Cambiare città e squadra non è facile, ma se altre società mi avessero voluto avrebbero fatto un’offerta irrinunciabile, invece…”. Invece a fare l’offerta è stato proprio De Laurentiis, bravo a volare a Cardiff per far capire l’affetto della società nei confronti del Matador: “Due giorni prima mia moglie aveva subito una rapina ed eravamo sconvolti. De Laurentiis fu bravo a capire la situazione e a raggiungermi per farmi sentire il suo affetto. Parlammo anche del contratto: lui ha fatto uno sforzo importante, ma credo che lo abbia fatto con piacere”.
Ora Cavani sta facendo di tutto per ripagare la fiducia di De Laurentiis e i sei gol messi a segno nelle prime sei giornate di campionato sono davvero un bel biglietto da visita. Il Napoli vola grazie al suo Matador che non pronuncia la parolina vietata, ma grida al campionato: “Sì, questo è l’anno nostro”.
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