Il mondo dell’arte napoletana non fa parlare di se solo per chiusure e musei abbandonati. In questo panorama non sempre sereno, si distingue il PLART, il Museo dell’arte in plastica in via Martucci.
A partire dal prossimo 5 ottobre partirà un corso unico nel panorama artistico italiano, dedicato al restauro di opere d’arte e design di plastica. Con il corso saranno formati restauratori specializzati nella lavorazione di materiali fatti di polimeri, difficili da lavorare e facilmente soggetti al degrado.
“Per noi è un motivo di grande soddisfazione – ha spiegato Maria Pia Incutti, presidente della Fondazione PLART – che l’iniziativa messa in campo abbia ricevuto un giusto riconoscimento”. La Fondazione ha ottenuto il sostegno di importanti realtà scientifiche come Imast Scarl , Fondazione Banco di Napoli, Alifana Due Scarl , Associazione Amici di Palinuro, Milano Costruzioni Srl, Fondazione Angelo Affinita. Questo ha permesso di assegnare circa venti borse di studio per gli studenti più meritevoli e quelli meno abbienti.
Al corso sono stati ammessi circa quaranta ragazzi e l’attività di formazione rientra tra gli obiettivi iniziali della Fondazione Plart. A quella di realtà museale il Plart vuole affiancare l’attività di ricerca per il recupero, il restauro e la conservazione di opere plastiche dato che non esistono ancora procedure conservative riconosciute in altre strutture di ricerca.
Il corso di formazione, infatti, è solo il primo passo verso la cultura del restauro plastico. In futuro non sono esclusi accordi con università ed altri enti per sviluppare attività didadttiche e un master in collaborazione con l’Istituto di Belle Arti diretto da Giovanna Cassese.