Trentamila nuovi casi di tumore in un solo anno in Campania: sono le cifre rese note dal dossier ‘I numeri del cancro in Italia 2012’ realizzato dall’Associazione italiana di oncologia medica (Aiom) e dall’Associazione italiana registri tumori (Airtum). Una fotografia allarmante per la Regione dove c’è stato un aumento dei casi di tumore pari a 500 unità tra il 2011 e il 2012.
Il report ha riscontrato che in tutta Italia ci sono mille nuovi casi al giorno scoperti, con percentuali di guarigione per fortuna in aumento: in totale nel 2012 ci saranno 364 mila nuovi casi di tumore nel Paese, circa quattromila in più rispetto ai 360mila dello scorso anno: circa il 56% negli uomini e il 44% nelle donne.
In generale le regioni del nord sono più colpite rispetto a quelle del sud, anche se a creare allarme sono i dati della regione Campania: l’oncologo Antonio Marfella, responsabile dell’Isde, è chiaro quando afferma al ‘Mattino’ che “stiamo perdendo la nostra battaglia contro il cancro”. Marfella snocciola dati che non possono che destare preoccupazione: “La malattia si diffonde con un’incidenza del 4% all’anno e rispetto al 2002 le cure sono aumentate del 400%. Nel 2016 saranno introdotti altri 85 farmaci per la cura dei pazienti: andando avanti così il servizio sanitario non potrà reggere”.
È necessaria un’opera di prevenzione che non può prescindere dall’attenzione all’ambiente, come ribadisce anche Angelo Pisani, presidente dell’associazione NoiConsumatori e dell’AMI (Associazione Municipalità Italiane): “Anni e anni di malapolitica, di illegalità compiute dalla malavita organizzata che, anche grazie all’incapacità e alla negligenza amministrativa e politica delle istituzioni nazionali e locali, ha messo le mani sull’affare rifiuti e sulla catena alimentare, hanno rovinato la salute di migliaia di persone condannandole a sofferenze e morte. La nostra regione è oramai ricettacolo di rifiuti tossici provenienti dal Nord, che sono stati sotterrati e nascosti nelle nostre terre. I dati parlano chiaro, ma non possiamo fare a meno di notare l’assoluto immobilismo delle istituzioni e delle autorità”.
“Invece di concentrarsi solo su statistiche, problemi dell’economia e passerelle mediatiche – conclude Pisani – la politica e le autorità tutte, specialmente il nuovo il sindaco di Napoli dovrebbe insieme anche alla Regione ed alla Provincia porre l’attenzione su questa grave problematica e trovare soluzioni immediate, fra le prime avviare le operazione di risanamento e bonifica della Campania Felix“.