Matteo Renzi ha fatto tappa a Napoli ieri sera, concludendo il suo tour campano. E’ arrivato nella città dove il suo partito è stato ridimensionato perdendo nel giro di qualche anno presidenza di Provincia e Regione e la scrivania a Palazzo San Giacomo. Dopo Avellino e Benevento, il sindaco di Firenze candidato alle Primarie del Pd ha trovato una sala gremita presso l’Hotel Continental.
L’intervento davanti alle oltre 600 persone presenti ha omaggiato la città citando Massimo Troisi, proiettando un frammento in cui Troisi si aggira per le campagne toscane. E’ un asse Napoli-Firenze per trovare consensi in vista della battagli scontro Bersani e Vendola, per arrivare alle politiche.
Renzi ha parlato anche del lungomare liberato, che ha percorso a piedi per il traffico del pre-partita Napoli-Lazio. Al suo ingresso in sala, infatti, ha sottolineato: “Mai organizzare manifestazioni quando gioca il Napoli“.
Durante l’intervento non sono mancate le stoccate, come quella dedicata a Massimo D’Alema. “E’ preoccupante – dichiarato – che lui identifichi il centrosinistra con la sua carriera parlamentare. Per il primo cittadino di Firenze la parola chiave è ed è stato rinnovamento, che deve partire anche dal Sud.
Quella di Renzi a Napoli è stata una tappa importante per il Pd. In città il partito è uscito quasi completamente distrutto dalle ultime elezioni amministrative con la schiacciante vittoria del movimento arancione di De Magistris e proprio a Napoli le primarie per decidere il candidato sindaco furono congelate per presunti brogli.
In sala ieri sera non c’erano molti esponenti del Partito Democratico. Presenti ex assessori dell’era Bassolino e i promotori dell’evento come il vicepresidente della “Fondazione Mezzogiorno Europa” Alfredo Mazzei, l’ex segretario del Pd Nicola Tremante, l’ex deputato Domenico Tuccillo e gli ex assessori Amedeo Lepore e Ferdinando Mazza.