Risposta migliore al deludente pareggio di Catania non poteva arrivare. Il Napoli tira fuori gli attributi e strapazza una delle dirette concorrenti per le parti alte della classifica. La Lazio di Petkovic torna a Roma più che ridimensionata da un Napoli disarmante. Su tutti splende la tripletta del Matador Cavani, ma da sottolinerae sono anche la prova di Marek Hamsik, Berhami ed Insigne, subentrato nella ripresa a Goran Pandev. Brilla un Napoli di stelle nell’ennesima notte magica del San Paolo, brillano gli occhi di Mazzarri dopo la risposta di carattere dei suoi giocatori che in un colpo solo hanno riconquistato la fiducia in se stessi e la testa del Campionato. Quattro vittorie, uno sfortunato pareggio, unidici gol fatti e solamente due subiti, proprio come la Juve, che deve dividere la prima posizione con gli azzurri, ritornati con prepotenza a reclamare un posto di rilievo (come se fosse ancora necessario) nel panorama del calcio che conta.
E pensare che per come era iniziata la partita i più diffidenti già pensavano ad una disfatta. La Lazio è scesa in campo molto motivata e nei primi minuti ha creato qualche buona azione, fino a trovare con Klose un gol di mano, che l’arbitro dopo qualche perplessità ha annullato, prorpio grazie alla confessione dell’attaccante tedesco, elogiato per la sua onestà dai giocatori del Napoli, ma che comunque ha macchiato la sua partita con un gesto che, se fosse passato inosservato, avrebbe messo ingiustamente in salita la partita degli azzurri. Poi come per incanto, il Napoli si accende e trova nel suo Matador un killer infallibile, spietato finalizzatore d’attacco e uomo presente in ogni parte del campo, sempre al servizio della squadra. In docidi minuti realizza due reti, per poi completare l’opera nella ripresa quando mette a segno la sua tripletta. Peccato per il rigore, guadagnato da uno straordinario Insigne, che il Matador ha sprecato tirando alto, riscuotendo comunque gli applausi del San Paolo. Entra nella storia del Napoli Edinson Cavani, con settantadue gol in centonuo partite, superando due grandi come Vinicio e Canè. Stratosferico mattatore di una serata indimenticabile.
Sorride Mazzarri, perché le sue parole, dure e crude, di lunedì a Castelvolturno hanno influito non poco sulla prestazione degli azzurri, chiamati alla prova di carattere e del riscatto davanti al proprio pubblico. Tutta la squadra si scrolla di dosso l’incubo di essere tornata indietro di un anno quando in campionato si soffriva anche quando non era necessario. Adesso sembra tutto diverso. Adesso siamo di fronte ad un Napoli in forte crescita sul piano mentale, capace di gestire la tensione e di tramutarla in rabbia agonistica. È un Napoli che manda un messaggio chiaro alla Juve di Conte/Carrera, alla quale stasera ha presentato un piccolo antipasto di quella che dovrà essere la battaglia del ventuno Ottobre allo Juventus Stadium.
Missione compiuta dunque, gap ricolmato e perfetta parità numerica con i bianconeri. Il campionato del Napoli riparte da qui!
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