Va bene che c’è la crisi e bisogna risparmiare, ma perché farlo proprio sulle spalle dei politici? Potrebbe essere questa la domanda che ha spintoVincenzo Moretto capogruppo del Pdl a presentare una delibera di iniziativa consiliare con la quale chiede l’utilizzo dei fondi risparmiati dall’abolizione delle auto blu per l’acquisto di buoni taxi per assessori, dirigenti comunali “e altre categorie aventi dritto”.
La delibera, non discussa oggi per un errore tecnico, sarà domani in Consiglio Comunale e ha l’appoggio di tutto il gruppo del Pdl presente a Palazzo San Giacomo: il ragionamento alla base della richiesta di Moretto è abbastanza semplice. Visto che si risparmiano molti soldi con l’abolizione delle auto blu, perché non utilizzarli per permettere al politico di turno di poter spostarsi tranquillamente, utilizzando un taxi comunale: in questo modo – la considerazione di Moretto – avrebbe dei vantaggi anche “la bistrattata categoria dei tassisti napoletani penalizzati dalla fuga dei turisti a causa della crisi economica e dell’emergenza rifiuti”.
In pratica, dovesse essere approvata la delibera proposta dal capogruppo Pdl, i risparmi ottenuti dalla cessazione delle auto blu sarebbero ‘reinvestiti’ comunque per la classe dirigente comunale, che evidentemente conosce così bene lo stato in cui versa il trasporto pubblico napoletano da non voler neanche lontanamente immaginare di spostarsi utilizzando di un autobus di linea.
Non si spiegherebbe altrimenti la delibera proposta da Moretto che, facendo la conta dei tanti soldi risparmiati con l’abolizione delle auto blu, dimentica tutte le emergenze, più o meno gravi, presenti a Napoli a cui potrebbero essere destinati tali fondi: dal gasolio per far camminare i mezzi pubblici alle mense per le scuole o ancora gli stipendi dei dipendenti della Napoli Sociale. Cose davvero di minor conto, di fronte alla prospettiva di dover recarsi con mezzi propri agli ‘importantissimi’ “impegni istituzionali”.