“Immagino che il consulente del sindaco per gli eventi sia persona a lui molto vicina”: suona il vento delle polemiche sul cartellone degli spettacoli andati in scena al Maschio Angioino. Ad accendere la miccia è il consigliere comunale del Pdl Marco Mansueto che oltre ad avanzare i dubbi, ormai ‘tradizionali’, sulla presenza del fratello di De Magistris nelle scelte della giunta arancione, ha presentato anche una interrogazione sui concerti che si sono tenuti lo scorso week-end nello storico edificio.
Tutto nasce dallo stato in cui è stato ritrovato il Maschio Angioino lunedì 10 settembre, all’indomani della rassegna ‘Suo.na’ che ha visto l’esibizione di sette band emergenti del panorama rock. Bottiglie lasciate all’interno del monumento, insieme ad un mare di immondizia con i dipendenti della Napoli Servizi costretti a tre ore di lavoro per ripulire il castello trecentesco.
Ma le accuse vanno anche oltre: chi ha consentito l’ingresso di bevande alcoliche all’interno del monumento? Era presente un punto vendita autorizzato? Timori anche per l’alto volume della musica: le onde possono lesionare gli ambienti architettonici, qualcuno ha provveduto a chiedere il parere della Soprintendenza o a effettuare una perizia sull’impianto acustico? Tutte domande che si sono posti due dirigenti di Palazzo San Giacomo e che sono finite nell’interrogazione presentata da Marco Mansueto e alla quale l’assessore alla Cultura Antonella Di Nocera assicura di rispondere dopo aver fatto le verifiche del caso.
“Sono a conoscenza delle lamentele – afferma l’assessore – e so anche che i promoter hanno inviato una lettera di spiegazioni. I concerti rock – spiega la Di Nocera – non sono in contrasto con i monumenti, se svolti secondo regolamento, ma anzi servono ad ampliare il pubblico di riferimento facendoli conoscere anche ad un pubblico più giovane”.