Contro i tagli del trasporto pubblico e la riduzione di alcune linee scendono in campo i cittadini della periferie. Molte linee in bilico, infatti, sono quelle che coprono le tratte extra-urbane, mettendo a repentaglio la mobilità di molti pendolari che tutte le mattine raggiungono la città con i mezzi pubblici.
A nord di Napoli è partita una petizione, che in sole 24 ore ha raccolto più di 300 firme, per sottolineare che i cittadini e della provincia non sono cittadini di serie B. La petizione è diretta al primo cittadino di Napoli Luigi De Magistris. Le linee a rischio sono 162, 163,164,114 C41 , C62, C76 e C79, che potrebbero essere soppresse per la mancanza di fondi per il gasolio e la copertura assicurativa.
“Tra i servizi essenziali al cittadino vi è quello del trasporto pubblico e nonostante questo la regione Campania ha provveduto al taglio del 30% con la soppressione tra autobus, tram e circumvesuviana di 400 mila corse. A pagarne le dirette conseguenze sono lavoratori studenti a cui non viene garantita una vita dignitosa. – si legge in una note del Circolo 1° Maggio Sel di Marano – Lo sviluppo del trasporto trasporto pubblico è un servizio essenziale che deve essere garantito a tutti i cittadini affinchè vengano garantite pari opportunità per una giusta ed equa vita sociale nonché condizione essenziale per uno sviluppo sostenibile per una città come Napoli e la sua provincia”.
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