Sindaci sul piede di guerra, obiettivo l’Anm e i tagli alle corse attuate dall’azienda napoletana: i primi cittadini dei comuni della provincia partenopea non ci stanno e preannunciano azioni di protesta contro la soppressione di oltre dieci linee a causa della mancanza di fondi.
Il grido di protesta parte da San Giorgio a Cremano e arriva fino a Portici, ma è facile immaginare che ben presto tutti i sindaci dei comuni interessati all’eliminazione delle corse si uniranno al coro: la parte più colpita è, infatti, il trasporto intercomunale con le città della zona vesuviana abbandonate a loro stesse.
“Mi sento un sindaco del terzo mondo – afferma Domenico Giorgiano, primo cittadino di San Giorgio a Cremano -. L’Anm ha sospeso la linea 156, l’unica che collega il nostro comune a Napoli, senza neanche degnarsi di avvertirmi. Sono pronto a indossare la fascia tricolore e a manifestare sotto la sede dell’azienda, non posso non far nulla dopo il trattamento ricevuto”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche Enzo Cuomo, sindaco di Portici che attacca: “Si tratta dell’ennesima scelta che penalizza i ceti disagiati, quelli che non possono permettersi di raggiungere Napoli con una vettura propria. Questi tagli entrano nella carne viva delle famiglie e l’azienda non ci ha fatto neanche una telefonata“.
Quasi scontata la riposta dell’Azienda Napoletana Mobilità, secondo cui i tagli inflitti al settore dal Governo rendono inevitabile la decisione di sospendere alcune corse in un momento in cui c’è difficoltà persino a rifornire di gasolio i mezzi o a eseguire gli ordinari lavori di manutenzione. Per venire incontro ai cittadini però i tecnici dell’azienda stanno lavorando ad una nuova programmazione.