Gino Sorbillo apre la “Casa della pizza”. In un palazzetto in via Tribunali, proprio vicino all’omonima pizzeria. La “Casa della pizza” si propone come luogo di incontri e dibattiti sul piatto napoletano più conosciuto al mondo e a cui è sarà conferito a breve il marchio Stg (Specialità tradizionale garantita) da parte dell’Unione Europea.
Sorbillo ha deciso di investire dopo l’incendio che travolse il suo locale qualche mese fa, a cui è seguita una riapertura a tempi record. “Volevo ripagare Napoli dell’affetti che ha sempre avuto per la mia attività e la mia famiglia, anche nei momento più difficili”, ha dichiarato il pizzaiolo.
La “Casa della Pizza”, voluta insieme all’Associazione Pizzaioli Napoletani, è propedeutica a un prossimo museo. Già è possibile ammirare alcuni cimeli della famiglia Sorbillo e vecchi arnesi utilizzati per fare la pizza in passato. I locali adibiti sono quelli dove la famiglia Sorbillo ha iniziato. Alcuni artisti napoletani hanno partecipato attivamente alla ristrutturazione della casa dove visse la nonna di Gino Sorbillo, che allevò in pochi metri quadri ventuno figli tra cui Salvatore, padre di Gino.
Alla presentazione è intervenuto anche l’europarlamentare Andrea Cozzolino, che mercoledì presente alle seduta plenaria del Parlamento Europeo a Strasburgo per approvare il quadro normativo che regola le pietanze tipiche. Tra le Specialità Tradizionali Garantite c’è anche la pizza napoletana.
All’inaugurazione dello spazio, avvenuta ieri, erano presenti anche i Verdi Ecologisti Campani che hanno dichiarato il loro obiettivo di preservare la tradizione della pizza. Questa nuova iniziativa, secondo il presidente dell’associazione pizzaioli Sergio Miccù e il commissario regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli, serve a dare una risposta al recente distributore automatico di pizze installato a Sorrento, che è stato definito uno sconcio autorizzato dalla Regione.