Uno sciame sismico di bassa intensità è in corso nella zona dei Campi Flegrei: le prime scosse sono state registrare a partire dalle 9.15 di questa mattina. Il terremoto è stato avvertito dalla popolazione di Pozzuoli: al momento non si registrano danni a cose o persone, anche se tanta è stata la paura tra la gente.
In particolare sono state avvertite dai cittadini del comune flegreo due scosse: la prima alle 9.34 di magnitudo 1.6 e la seconda alle 10.03. L’episodio può essere fatto risalire al fenomeno del bradisismo flegreo, lento abbassamento e alzamento del livello del suolo, tipico della zona. Le scosse sarebbero tuttora in corso con distanza di pochi minuti l’una dall’altra: in alcuni casi sono accompagnate da forti boati, uditi dalla popolazione. L’epicentro è stato localizzato nel vulcano Solfatara.
La conferma arriva dalle dichiarazioni rilasciate da Marcello Martini, direttore dell’Osservatorio Vesuviano, al ‘Corriere del Mezzogiorno’: “Le scosse avvertite questa mattina sono dovute all’innalzamento del suolo, fenomeno ripreso nel 2005 ma non paragonabile al bradisismo degli anni ’80. Lo sciame registrato questa mattina è quello con il maggior numero di scosse“.
Pozzuoli fa parte della serie di comuni a ovest di Napoli che poggiano sulla caldera dei Campi Flegrei, una delle più grandi esistenti sul pianeta. Recentemente c’erano state diverse polemiche per il via alle perforazioni previste dal ‘Campi Flegrei Deep Drilling Project’: lo studio, che vede la partecipazione anche dell’Istituto Nazionale di Geologia e Vulcanologia (Ingv), si pone come obiettivo il monitoraggio del vulcano per diminuirne i rischi, ma ha raccolto l’opposizioni di associazioni ed esperti, preoccupati dai pericoli per la popolazione e dall’assenza di un piano di emergenza.
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