Ritorsione della malavita locale: sarebbe questo il movente, secondo una prima prima ricostruzione degli inquirenti, alla base degli atti di vandalismo contro il terreno di gioco del campo ‘Giarrusso’ dove si allena e gioca il Quarto Calcio, squadra militante nel campionato campano di Promozione e sponsorizzata dall’Associazione antiracket.
L’episodio si è verificato durante l’orario di chiusura dell’impianto: i vandali, ancora ignoti, sono entrati all’interno della struttura dando fuoco alle reti delle porte e danneggiando il terreno di gioco, realizzato in erba sintetica.
I danni sono stati scoperti dal custode del campo e sono arrivati a pochi giorni di distanza da un altro episodio che ha visto nel mirino il Quarto Calcio: recentemente, infatti, sono state rubate le maglie da gioco dal magazzino presente accanto agli spogliatoi, le stesse casacche dove è presente il logo dell’associazione antiracket e la scritta “Nuova Quarto Calcio per la legalità”. Sui due episodi sono in corso le indagini della polizia: come detto l’ipotesi preponderante è quella di una ritorsione della malavita locale che non ha gradito la decisione della magistratura di affidare la gestione della società a Luigi Cuomo, responsabile nazionale di Sos impresa, e promuovere l’azionariato popolare per garantire un futuro più solido al Quarto Calcio.
La scelta dei magistrati è arrivata nello scorso mese di luglio, dopo che il club era finito in amministrazione giudiziaria a seguito dell’arresto dell’allora presidente Castrese Paragliola, accusato di essere in collegamento con la criminalità organizzata locale: la stessa malavita che ora ha voluto lanciare un segnale dopo essersi vista togliere il controllo del club.