Non è stata neanche inaugurata, ha appena pochi mesi di vita, ma non si fa altro che parlare di lei: la pista ciclabile di Napoli che da mesi tiene banco nel dibattito cittadino. Questa volta a far discutere è il caso di una donna multata sul Lungomare di Napoli perché scoperta a pedalare fuori dalla pista ciclabile: la notizia ha fatto il giro del web, accendendo la discussione su siti internet e social network.
L’episodio è venuto alla luce grazie alla sorella della ‘vittima’ dei solerti vigili urbani che ha raccontato tutto, non senza ironia, in una lettera inviata qualche giorno fa al ‘Mattino’: il provvedimento “è veramente senza senso – scrive la donna – in una citta’ dove le 2 ruote, cariche di chiunque voglia salirci in numeri indefiniti e senza casco, fanno tutto quello che vogliono senza che nessuno prenda provvedimenti!”
La signora continua parlando di “parcheggiatori abusivi che hanno preso possesso del lungomare ‘liberato’, una città in preda ad una guerra di camorra e nuje tenimme ‘e vigili che fanno ‘e multe ‘e biciclette…”. La sanzione comminata lo scorso 29 agosto, è bene dirlo, rispetta pienamente il codice della strada che all’articolo 182 comma 9 recita: “I velocipedi devono transitare sulle piste loro riservate quando esistono, salvo il divieto per particolari categorie di essi, con le modalità stabilite nel regolamento”.
Vista però la particolarità del caso non sono mancati i suggerimenti per evitare il pagamento della sanzione e chi ha alzato dubbi sull’inapplicabilità della multa: è il caso di Laboratorionapoletano.com secondo cui la multa non doveva essere comminata visto che attualmente sembra non essere presente la segnaletica verticale che sancisce l’inizio e la fine della pista ciclabile, come richiesto dall’articolo 10 comma 1 del “Regolamento recante norme per la definizione delle caratteristiche tecniche delle piste ciclabili”.