Abbattere le vele: sono in molti a dichiararsi d’accordo con la proposta del sindaco De Magistris di demolire gli edifici che sorgono a Scampia. L’idea del primo cittadino di Napoli, non certo una novità visto che se ne parla da anni, ha ricevuto però il parere contrario del soprintendente ai Beni architettonici Stefano Gizzi che sostiene invece la necessità della valorizzazione del complesso.
Il botta e risposta a distanza tra i due, ha riacceso il dibattito sul destino delle Vele, con molti interventi in appoggio della tesi sostenuta dal sindaco: “Gizzi non sa di cosa parla – le parole di Angelo Pisani, presidente dell’ottava Municipalità-: lo invito nuovamente a visitare le vele senza scorta e può anche dare il buon esempio venendo a lavorare e vivere qui”.
“Più volte – ha proseguito Pisani – ho scritto al sindaco sulla necessità di abbattere le Vele, purtroppo simbolo del malaffare e dell’incapacità dei precedenti amministratori, ma allo stesso tempo chiediamo la riqualificazione del territorio. Riguardo alle obiezioni di Gizzi, è opportuno trasferire nelle Vele, o in edifici più sicuri, la Soprintendenza per liberare palazzo reale dagli uffici e dalle auto in sosta, restituendolo così alle sue funzioni più naturali”.
A favore dell’abbattimento delle Vele anche David Lebro, capogruppo dell’Udc al Consiglio comunale secondo cui quegli edifici sono simbolo di “illegalità, delinquenza, veri e propri ghetti e non certo un complesso storico-architettonico-urbanistico da valorizzare. Il progetto delle Vele è fallito e prima si accetta questo dato di fatto, prima si potrà intraprendere la strada della riqualificazione dell’area nord di Napoli”.