Ci sono segnali di speranza per la Biblioteca dell’Istituto italiano per gli studi filosofici: dopo lo sfratto ricevuto e il ‘je accuse’ dell’avvocato Gerardo Marotta, sono il sindaco De Magistris e il ministero per i beni culturali a farsi avanti per dare un sostegno all’ente.
Così mentre i 300mila volumi della biblioteca viaggiavano verso Casoria, il primo cittadino di Napoli offriva all’istituto uno spazio all’interno dell’Albergo dei Poveri: “Pur non avendo competenza in tale senso – ha dichiarato De Magistris – il Comune di Napoli ha comunque offerto collaborazione all’Istituto, offrendo uno spazio all’interno dell’Albergo dei poveri. Questo – prosegue il sindaco – ha dimostrazione di come questa amministrazione consideri i volumi e l’Istituto un patrimonio di eccellenza”. Una ricchezza che non ha un valore “solo locale, ma nazionale poiché si tratta di un patrimonio che merita la massima cura rappresentando un motivo di vanto internazionale per il Paese”.
E a livello nazionale è il Mibac che offre il proprio sostegno con il capo di gabinetto Salvatore Nastasi che invoca “una legge per garantire un finanziamento stabile all’Istituto” e ricorda il contributo straordinario per l’Istituto previsto due anni fa e le risorse stanziate di recente: “Ora – afferma Nastasi – auspichiamo un intervento normativo che assicuri un futuro alla Fondazione, come già è stato fatto per le Accademie della Crusca e dei Lincei”.
Al fianco di Marotta si schiera anche il maestro De Simone che attacca Comune e Regione: “A Napoli chi non fa parte della clientela e della corte è tagliato fuori: la città è governata da personaggi che non fanno che continuare un sistema politico avviato da Bassolino e che va avanti da 15 anni”.