Ieri ha espresso la sua preoccupazione per gli episodi di criminalità che si sono verificati negli ultimi giorni a Napoli, oggi ha parlato del legame tra organizzazioni criminali e ciclo dei rifiuti: sono segnati anche da questi argomenti gli ultimi giorni di agosto del sindaco Luigi De Magistris.
Dopo il susseguirsi di episodi di micro-criminalità, il primo cittadino ieri aveva rassicurato sul suo impegno per combattere la violenza: “Sto seguendo con attenzione – le dichiarazioni del sindaco in una nota – gli episodi criminosi verificatisi in città e in particolare nella zona del centro storico e all’interno del circuito delle metropolitane. Per questo è stato richiesto alla società che gestisce la metropolitana di intensificare la vigilanza a partire dal rafforzamento della videosorveglianza anche all’interno delle vetture”. De Magistris ha inoltre assicurato che chiederà al prefetto la convocazione di un comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica per parlare proprio della sicurezza cittadina.
Ma non è solo la micro-criminalità ad impensierire il sindaco: dopo il rogo all’inceneritore di Acerra, De Magistris si dichiara d’accordo con il ministro dell’Ambiente Clini “sul ruolo illecito giocato dal crimine organizzato, da Napoli a Palermo, nel ciclo rifiuti”. In una dichiarazione congiunta con il vicesindaco Tommaso Sondano, il primo cittadino del capoluogo partenopeo evidenzia in particolare “il ruolo che sta ricoprendo la camorra nella pratica dei roghi tossici nella Terra dei fuori e non solo, come dimostrerebbe l’incendio presso l’inceneritore di Acerra. La risposta migliore è garantire il superamento definitivo dell’emergenza”.
Per far questo, affermano De Magistris e Sodano “è necessario il pieno sostegno del governo, per sbloccare i fondi Fas e quelli comunitari previsti e che solo in parte sono arrivati. Oltre al pieno sostegno finanziario al piano di controllo del territorio da parte delle forze dell’ordine”.