Il 50% degli autobus è in deposito e non può uscire senza rischiare il sequestro: trasporto dimezzato a Napoli visto che la metà dei mezzi Anm non può circolare perché senza di Rc Auto. Tutta colpa di una crisi che non ha lasciato alternative all’azienda: era necessario tagliare e la scadenza del bollo il 31 luglio ha dato l’occasione per dare la sforbiciata necessaria alle casse dell’Anm per andare avanti.
Lo stop a 400 degli 800 autobus che compongono il parco mezzi dell’azienda napoletana mobilità va ad aggiungersi al ridotto servizio estivo offerto con molte linee sospeso fino dal 12 agosto al 1 settembre, tutto ovviamente a danno dei cittadini che non hanno lasciato la città (e non sono pochi). Inoltre, come riporta l’edizione odierna di recupero, parte dei 400 autobus in circolazione andranno a sostituire gli 87 filobus che sono fermi in deposito.
La decisione dei vertici dell’Anm si è resa necessaria per poter mettere in atto gli interventi di manutenzione straordinaria indispensabili per far andare avanti gli autobus: con un’assicurazione di un unico mezzo che costa circa undicimila euro l’anno, il risparmio è stato di circa 4 milioni e mezzo di euro. Risorse che, visto il mancato pagamento all’azienda degli enti, saranno destinate appunto alla manutenzione dei veicoli in circolazione.
Una scelta che non poteva non essere fatta, visto lo stato in cui versano molti veicoli che compongono la flotta dell’Anm: tanti quelli a rischio stop per un’inadeguata manutenzione. A settembre poi, se arriveranno i fondi attesi, si procederà con il pagamento dell’assicurazione e i mezzi attualmente fermi potranno tornare a circolare.