Indietro nel tempo: senza auto e tra un po’ anche senza asfalto, via Caracciolo fa un salto indietro di due secoli. Entro la prossima estate, infatti, sul Lungomare di Napoli l’asfalto sarà sostituito da tufo, materiali permeabili e naturali. Dopo aver ‘liberato’ dal traffico e dallo smog via Caracciolo, ora è giunto il momento di ridargli vita, avviare progetti per la riqualificazione di una delle strade più belle della città.
A spiegare il progetto dell’amministrazione comunale è l’assessore all’Urbanistica Luigi De Falco che dalle pagine di ‘Repubblica Napoli’ dichiara: “L’asfalto non è più compatibile con la nuova funzione della strada. Non faremo interventi esorbitanti visto che abbiamo poche risorse, ma il sindaco vuole concludere tutto entro la prossima estate”.
Per elaborare il piano, la settimana prossima si terrà un primo incontro con il soprintendente Stefano Gizzi perché Palazzo San Giacomo ha intenzione di lavorare in stretta sinergia con la Soprintendenza: “Su via Caracciolo – spiega De Falco – esitono tre tipi di vincoli e quindi non possiamo lasciare nulla al caso. Tutto deve essere fatto rispettando le regole e ogni decisione sarà presa di comune accordo con Palazzo Reale”.
L’idea è di far tornare via Caracciolo indietro di due secoli: “Vogliamo ricreare la suggestione di quel tempo, utilizzando materiali moderni. Stiamo pensando all’uso del tufo in Villa Comunale, ovviamente ripensando il tutto, creando le condizioni migliori per chi passeggia”. Il progetto di riqualificazione del Lungomare non ferma però le proteste contro la Ztl del Mare: ieri clima infuocato al Consiglio della prima Municipalità con i cittadini che dicono no all’estensione del provvedimento che in autunno sarà attivo dalle 8 alle 19. De Magistris però non ha alcuna intenzione di modificare la linea: “La visione strategica della città non cambia”, le parole del sindaco.