Stop ai concerti a piazza Plebiscito: a chiederlo è il soprintendente Stefano Gizzi a poche ore dall’esibizione di Laura Pausini, che ha portato davanti palazzo Reale circa seimila spettatori. I due maxi concerti tanto reclamizzati dall’amministrazione comunale, oltre a quello della Pausini qualche giorno fa c’è stato lo show di Ligabue, non hanno fatto piacere alla Soprintendenza che ha ufficialmente chiesto lo stop dei concerti nella piazza simbolo di Napoli.
La richiesta è arrivata a Palazzo San Giacomo forte e chiara: “Dopo eventi artistici e musicali – afferma il soprintendente Gizzi – la piazza e il colonnato vengono ridotti a uno stato di lerciume spaventoso. Per rendersi conto basta guardare le foto che sono state pubblicate sui giornali. Ora basta, serve correre ai ripari”.
E di riparo per Gizzi ce n’è uno solo: fermare i concerti in piazza Plebiscito, trovando un’altra collocazione per la grande musica a Napoli. “Penso all’Arena Flegrea – continua il soprintendente – a piazza Mercato, agli stadi come il San Paolo e il Collana, praticamente inutilizzato. Per Napoli e i suoi abitanti bisogna risolvere il problema: Piazza Plebiscito non può reggere tali manifestazioni, non è questa la sua vocazione. Abbiamo nelle nostre mani un gioiello: dobbiamo proteggerlo ed evitare che venga deturpato”.
Continuano quindi le polemiche intorno agli aventi voluti dall’amministrazione comunale nella piazza indicata da tutti come simbolo della città: prima delle parole di Gizzi, c‘erano già state molte critiche per come un luogo pubblico come il Plebiscito, fosse stato ‘privatizzato’ per due giorni con un vero e proprio recinto costruito per evitare intrusioni. Certo Napoli ha potuto godere di un indubbio ritorno di immagine, ma ne è valsa davvero la pena? Forse riuscire a trovare un altro luogo per ospitare grandi eventi musicali in città sarebbe la soluzione giusta per ‘reclamizzare’ al meglio Napoli, senza rischiare di comprometterne il patrimonio artistico.
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