Cos’è la cazzimma? Non ha una traduzione in italiano e in napoletano assume diverse sfumature a seconda del contesto. Da questo termine dialettale nasce il video documentario che domani alcuni ragazzi dei Quartieri Spagnoli presenteranno al Giffoni Film Festival.
Anche loro sfileranno sul tappeto rosso per raccontare storie difficili, fatte di diritti negati e futuro a rischio. Il documentario è stato girato in parte per i vicoli del Quartieri e in parte è formato dagli incontri e confronti con i giurato del Festival.
“La cazzimma” verrà presentato da Marco Ehlardo, Referente Territoriale per Napoli di ActionAid, associazione che ha sostenuto il progetto, oltre ai ragazzi autori del video e ai giovani giurati del Festival.
A realizzare il documentario sono stati 10 ragazzi guidati dall’associazione Socialmente Pericolosi di Napoli, che si sta prendendo cura di questi ragazzi insegnandogli l’arte della comunicazione visiva per sfuggire alla vita di strada. Quello presentato domani è il secondo progetto dei ragazzi guidati dal giornalista Fabio Venditti, che nel 2005 decise di dare vita all’associazione dopo aver ascoltato un’intervista a un’ex camorrista, proprio dei Quartieri.
“Vogliamo riscattare il nostro passato” – afferma Carmine Monaco, uno dei ragazzi di Socialmente Pericolosi, – “e così andremo al Giffoni film Festival per far capire a tutte le persone che sbagliano che se si vuole si può cambiare, e che tutti insieme ce la faremo!”
Alla presentazione di domani sarà presente anche l’Assessore alle Politiche Giovanili del Comune di Napoli Giuseppina Tommasielli, insieme a Claudio Gubitosi, Direttore del Festival, Fabio Venditti, fondatore e vice Presidente Socialmente Pericolosi, e Stefania Donaera dell’Ufficio Stampa ActionAid.
“Le politiche giovanili devono essere rilanciate con forza, nella città più giovane d’Italia” afferma Pina Tommasielli ”stiamo lavorando per radicare azioni che abbiano una ricaduta diretta sui giovani. Sono mesi di intenso lavoro per recuperare fondi alternativi a quelli delle magre casse comunali, per attivare nuovi progetti realizzati dai giovani per i giovani, per attrezzare i centri polifunzionali, spazi liberi e servizi gratuiti per i giovani. Napoli ha nei suoi giovani la leva di sviluppo per uscire dalla crisi. Molto si può investire sui nostri giovani, con risultati che tutto il mondo può invidiarci. Oltretutto gli strumenti informatici consentono di produrre ai massimi livelli da qui, senza impoverire la città delle sue energie migliori”.