Negli ultimi giorni il tema dei rifiuti e in particolar modo dei danni che anni di emergenza avrebbero provocato sulla salute dei cittadini della regione Campania è tornato prepotentemente alla ribalta. I dati di uno studio dell’Istituto Pascale che mostrano un aumento della mortalità relativa ai tumori nelle province di Caserta e Napoli da collegare soprattutto a cause di natura ambientale e in particolar modo alla delicata vicenda rifiuti e ai roghi tossici che si verificano nella cosiddetta ‘Terra dei Fuochi’ hanno attirato l’attenzione dei media.
Proprio quando si evidenzia la necessità di bonifiche ambientali su terre martoriate dalla prepotenza della malavita e dalla cattiva amministrazione, ecco che il Governo con il decreto sulla Spending Review mette a rischio le bonifiche.
La possibilità di tagli di risorse per le bonifiche non va giù a Luigi De Magistris: il sindaco di Napoli invita il governo ad evitare un taglio dei fondi in un settore “in cui si registra un ritardo inaccettabile, in una terra che ha pagato un prezzo altissimo in termini di inquinamento dell’ambiente”.
“Per quanto riguarda il Comune di Napoli – afferma il primo cittadino napoletano in una nota -, l’amministrazione deve provvedere alle operazioni di bonifica di tre siti Sin, cioè Napoli est, Napoli ovest e Pianura. Per farlo, il governo deve garantire le risorse economiche necessarie, perché altrimenti non sarà possibile procedere ad una operazione che rappresenta una priorità e un diritto per questo territorio martoriato dalla storica piaga dei rifiuti e del loro smaltimento illecito, ma anche dalla vecchia attività industriale”. Lo stesso De Magistris rimarca l’urgenza delle bonifiche “tenendo conto del fenomeno, in questi giorni al centro dell’attenzione dello stesso ministero dell’ambiente, dei roghi illegali che si verificano fra Napoli e Caserta nella cosiddetta Terra dei fuochi” e invita ad attuare una politica di sanzioni e controlli, per i quali “ben venga dunque il rafforzamento dei Nuclei operativi ecologici, i quali hanno la competenza per contrastare questo fenomeno”.
Per discutere di tutto ciò il Comune di Napoli chiede un tavolo in Prefettura con la presenza di tutte le istituzioni coinvolte.
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