Il mio nome è Lorenzo…e gioco nel Napoli

Sulla scia di una melodia del caro Lucio Dalla, che dedicava una romantica ed affettuosa canzone al grande Ayrton Senna, mai nessun titolo sembrerebbe più azzeccato, per descrivere ciò che Lorenzo Insigne sta diventando giorno dopo giorno nel Napoli. Classe novantuno, napoletano purosangue, una carriera veloce, dalle giovanili del Napoli, al debutto in prima squadra e in Serie A il ventiquattro Gennaio 2010, poi in prestito in terza serie, passando per la Serie B ed alla promozione della scorsa stagione con il Pescara di Zeman. Diciotto reti nella serie cadetta son bastate a convincere il Presidente De Laurentiis a richiamare in patria il gioiellino, che dopo la partenza di Lavezzi, avrà l’onere di portare avanti i sogni dei tifosi napoletani.

Figlio di Napoli. La storia del calcio Napoli è piena di esempi di figli della città che hanno giocato e vinto con la maglia dal colore azzurro ed il nostro capitano Cannavaro ne è un esempio. Lorenzo è soltanto l’ultimo in ordine cronologico, ma è probabilmente il primo per quanto riguarda le aspettative che un popolo intero ha riversato su di lui. Ancora giovanissimo e già con una città pronta ad amarlo. Si è sentito parlare molto di lui durante il campionato e già si fantasticava su un suo ritorno alla base. Poi la voce di un suo probabile altro anno di prestito e poi alla fine, la tanto attesa notizia della conferma a pieno titolo nella rosa della prima squadra. I napoletani lo hanno atteso, desiderato ed alla fine eccolo vestire la maglia della squadra a noi tanto cara.

Ragazzi terribili. Sostituire il Pocho in campo non è certo il suo scopo. Lorenzo vuole imporsi per quello che vale, non come sostituto e nell’amichevole di ieri con il Bayern Monaco è andato a segno regalando la vittoria agli azzurri. Si è trattato di una semplice amichevole estiva, di lusso, ma pur sempre amichevole. Nonostante ciò dal campo sono venuti una serie di dati molto positivi, che mostrano un Napoli che, nonostante sia ancora in preparazione, dimostra notevoli segni di lucidità e scioltezza. Lorenzo li davanti ha fatto belle cose e lo stesso si può dire per Edu Vargas (palo per lui) che questa volta ha la possibilità di prepararsi con la squadra dall’inizio e, a detta di Mazzarri, questa stagione esprimerà tutto il suo valore. Lorenzo, Edu, Edinson, Marek, i giovani e terribili gioielli azzurri del reparto avanzato, ai quali va aggiunta l’infinita classe, con buona dose di esperienza, di Goran Pandev, il valore aggiunto di un Napoli fortissimo.

Incontri ravvicinati. Prossima stazione Pechino, dove il Napoli di Mazzarri dovrà giocarsi la Supercoppa Italiana contro la Juve. La tensione ed il desiderio di partite che contano già cresce nei tifosi che sognano il secondo trofeo della stagione, prima di rituffarsi nel campionato e nuovamente nell’Europa League, quest’anno ricca di squadre di alto profilo tecnico. Il mercato del Napoli non è ancora concluso e nuove pedine arricchiranno la rosa di Mazzarri. Per il momento però, godiamoci quel che abbiamo, perché con queste premesse anche stavolta ci sarà da divertirsi.

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