Associazione per delinquere di stampo camorristico: questo uno dei reati contestati a Giuseppe Mandara, titolare dell’omonimo gruppo caseario, arrestato questa mattina insieme ad alcuni suoi collaboratori. Le indagini portate avanti dalla Dia e dai carabinieri del Noe di Napoli avrebbero evidenziato l’esistenza di un legame tra i vertici dell’azienda e il clan camorristico dei Casalesi.
Oltre agli arresti è stato eseguito anche il sequestro dell’intero patrimonio aziendale del gruppo Mandara, azienda nota a anche livello internazionale e attiva nella commercializzazione della mozzarella Dop anche in America, Giappone, Russia e Nuova Zelanda (sono circa 200 i quintali di mozzarella esportati ogni giono): il valore del sequestro supera i 100 milioni di euro. Tra le accuse contestate, oltre all’associazione per delinquere, ci sono anche reati in tema di tutela della salute pubblica: l’operazione, denominata ‘Bufalo’, è stata coordinata dalla Procura di Napoli.
Secondo gli inquirenti Giuseppe Mandara sarebbe legato alla cosca dei ‘La Torre’, vicina al clan dei Casalesi: a riferirlo agli investigatori sarebbero stati diversi collaboratori di giustizia. Un secondo filone dell’indagine, portato avanti dai carabinieri del Noe, ha inoltre portato alla luce anche una truffa su prodotti caseari distribuiti e venduti come dop, pur non essendolo: in particolare normali provoloni erano venduti come ‘Provoloni del Monaco’, formaggio dop pregiato che si ottiene in primavera ed estate utilizzando latte di elevata qualità e attraverso un particolare procedimento. Tra i beni sequestrati anche il punto vendita Mandara che sorge a Mondragone, vicino allo stabilimento dell’azienda. I provvedimenti non riguardano però i punti venditi in franchising dislocati sul territorio nazionale.