Altro giorno di caos per il trasporto pubblico napoletano: per la seconda mattinata consecutiva i bus dell’Anm, l’azienda napoletana mobilità, sono rimasti nei depositi lasciando a piedi i migliaia di utenti che ogni giorno li utilizzano per i loro spostamenti. L’annuncio del secondo giorno di blocco è stato dato attraverso un messaggio che compare sui tabelloni luminosi delle fermate: gli autisti anche oggi si rifiutano di uscire sostenendo che i mezzi non sono a norma.
Alla base della protesta del personale dell’Anm ci sono le difficoltà finanziarie con cui combatte l’azienda: gli stipendi di giugno sono stati pagati con ritardo, mentre i pagamenti di luglio e la quattordicesima sono a forte rischio. La protesta ha preso il via ieri con l’improvviso sciopero attuati dai dipendenti dell’azienda di trasporto pubblico: quasi l’80% dei mezzi sono rimasti in deposito, gettando nel caos la circolazione in città e creando notevoli disagi ai circa 450mila utenti che ogni giorno in media affollano gli autobus napoletani.
Al termine di una giornata di grande difficoltà, l’Anm ha diffuso una nota in cui spiegava la causa della sospensione del servizio e si rimarcava che Comune e azienda “si stanno impegnando per trovare una soluzione sia all’emergenza finanziaria di questi giorni sia per concordare piani di azione affinché sia garantita la sopravvivenza dell’azienda”. Nel comunicato si leggeva anche che “gli assessori rassicurano i lavoratori che le problematiche di carattere finanziario sono al centro della loro attenzione e stanno trovando una risoluzione”. Rassicurazione che non sono bastate a far rientrare la protesta degli autisti che anche oggi hanno deciso di incrociare le braccia e non far uscire i mezzi dell’Anm, lasciando nel caos la città.