Un tragico errore: ci sarebbe un drammatico incidente all’origine della morte di un bambino di tre anni, giunto questa mattina in gravissime condizioni al pronto soccorso dell’ospedale San Giuliano di Giugliano, comune a nord di Napoli. Secondo le prime ricostruzioni il piccolo sarebbe morto dopo essere stato colpito da un proiettile partito dalla pistola del padre: ancora non è chiaro chi avesse l’arma in mano al momento della tragedia, anche se dai primi accertamenti sembra che la impugnasse proprio l’uomo.
L’episodio è avvenuto questa mattina intorno alle 7.30: il bimbo, Francesco, era in casa insieme al padre, un idraulico di 37 anni, che deteneva legalmente l’arma per usi sportivi. Anche la madre si trovata nell’abitazione in via Santa Maria a Cubito, anche se in un primo momento si pensava che la donna non fosse in casa. L’uomo sta ora raccontando quanto successo ai carabinieri che indagano sul caso.
A trasportare il bambino in ospedale sono stati entrambi i genitori: Francesco è giunto in nosocomio in gravissime condizione per una ferita al fianco. Purtroppo i soccorsi si sono rivelati inutili: il piccolo è morto poco dopo il suo arrivo al pronto soccorso. A quanto si apprende il padre stava pulendo l’arma e non si era accorto che era carica. L’uomo è stato sentito da Monica Campese, il pubblico ministero che coordina le indagini: al suo fianco anche l’avvocato Salvatore Cacciapuoti. Probabile l’iscrizione del padre del piccolo Francesco nel registro degli indagati: sarebbe un atto dovuto visto che al momento l’unica ipotesi al vaglio degli inquirenti è quella dell’incidente.