Tre morti in poche ore hanno insanguinato Napoli e provincia. Durante la notte sono stati uccisi a Miano Marco Riccio, 18 anni, e a Ponticelli Giuseppe Sannino, 21 anni. Nelle prime ore del mattino la terza vittima è stata Andrea Nollino, 42 anni e incensurato a Casoria.
Il ventunenne Giuseppe Sannino è stato crivellato di colpi e scaricato presso il pronto soccorso di Villa Betania. Il giovane non risulterebbe affiliato a nessun clan camorristico, ma nello stesso ospedale e alla stessa ora sarebbe stato ricoveratoil23enne Mario Noto, medicato per una coltellata alla natica. Le indagini starebbero battendo la pista del regolamento di conti, ma di carattere privato.
A Miano, periferia nord di Napoli, sempre nella notte c’è stata una vera e propria esecuzione per il 18enne Marco Riccio. Il ragazzo era già noto alle forze dell’ordiner per rapina e stupefacenti. Secondo gli investigatori Riccio era vicino al gruppo Magnetti e l’agguato è di chiaro stampo camorristico. L’agguato è avvenuto in via Cupa Cardone: Riccio camminava da solo in strada, quando è stato raggiunto da due sicari che lo hanno colpito numerose volte alla testa. Secondo gli inquirenti Riccio sarebbe stato punito, perchè sarebbe passato dal clan Amato-Pagano a quello Magnetti e una delle due fazioni lo avrebbe punito.
La nottata di violenze si è conclusa a Casoria, dove il 42enne Andrea Nollino, titolare del bar San Mauro, è stato raggiunto da tre colpi di arma da fuoco proprio mentre apriva l’atività. Nollino, che sarebbe morto sul colpo, era incensurato e potrebbe essere valida l’ipotesi di uno scambio di persona. Gli inquirenti stanno cercando di ricostruire l’accaduto sentendo i testimoni e verificando se nella zona ci fossero telecamere a circuito chiuso, che potrebbero aver catturato qualche elemento valido.