La decisione definitiva non c’è ancora, ma i segnali sono chiari: l’Europa mette ancora sotto la lente d’ingrandimento la Campania per la questione rifiuti e questa volta la multa potrebbe davvero arrivare. In attesa della valutazione del commissario all’Ambiente Janex Potocnick, impegno in America Latina, il Parlamento europeo chiede alla commissione europea di muoversi contro l’Italia, anche “proponendo un nuovo ricorso volto alla condanna al pagamento di sanzioni pecunarie”.
In attesa delle sanzioni, il primo passo è il blocco dei 145 milioni di euro destinati alla raccolta differenziata: a nulla è valso il documento inviato il 27 aprile dal governo italiano, con le misure prese che sembrano non siano state giudicate sufficienti a superare alcuni punti critici individuati da Bruxelles
In particolare il Parlamento europeo punta l’indice contro l’inceneritore di Acerra, il cui funzionamento è ostacolato dall’assenza di strutture per la differenziazione di rifiuti; preoccupazioni anche per l’eliminazioni delle ceneri tossiche che derivano dall’incenerimento. Criticità sono state espresse anche per il sistema dei commissari, sinonimo secondo il parlamento europeo di assenza di trasparenza e vigilanza, e per la mancata indicazioni dei siti per le discariche: sono duecentomila le tonnellate di spazzatura da smaltire, ma quasi tutti i sindaci si oppongono alla realizzazione degli impianti sul proprio territorio, con i rifiuti che al momento sono spediti in altre regioni o all’estero.
Sempre in tema di discarica, l’Europa sottolinea l’inadeguatezza di quelle esistenti, con quella di Chiaiano a rischio contaminazione. Un quadro quindi preoccupante che potrebbe peggiorare ulteriormente se il Consiglio di Stato dovesse bloccare il trasferimento dei rifiuti fuori regioni: con il perdurare di tale situazione, la multa sembra davvero impossibile da evitare.