Nuovo sequestro nei confronti del clan dei Casalesi: il tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha, infatti, emesso un decreto di confisca beni e l’applicazione della misura della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno nel comune di residenza per due anni e sei mesi nei confronti di Guido Zagaria, 45 anni, di Casapesenna. L’uomo, fratello di Vincenzo Zagaria, capozona a Casapenna dei Casalesi, era già stato condannato nel 2004 per associazione a delinquere di stampo mafioso nell’ambito del processo denominato Spartacus 2.
Il sequestro è stato reso noto dal Centro operativo di Napoli della Direzione investigativa antimafia: i beni sequestrati ammontano a circa 700mila euro tra quote capitale, quote società e immobili. Nelle mani dello Stato è finito un complesso di strutture legate allo stabilimento balnerare Lido Nettuno, quote della società Frine (di cui Guido Zagaria è amministratore unico) e il 50% della Srl.
L’uomo è considerato dagli inquirenti la ‘faccia pulita’ del fratello Vincenzo, rivestendo un ruolo fondamentale nell’attività di riciclaggio dei capitali illeciti del clan, effettuata attraverso le società gestite da lui o dall’altro fratello, Raffaele Zagaria. I due, secondo quanto afferma la Dia, non hanno avuto soltanto il ruolo di semplici prestanome, ma sono da considerare elementi affidabili per compiti di gestione e rappresentanza anche con esponenti dell’imprenditoria e della pubblica amministrazione. Le indagini portate avanti sul conto di Guido Zagaria fin dal 1987, portarono alla luce il clima di terrore instaurato da lui insieme a Vincenzo Zagaria a Casapesenna, grazie al quale la criminalità organizzata riuscì a infiltrarsi nel settore pubblico e privato. Nel 2010, Guido e Raffaele Zagaria furono destinatari di un altro provvedimento di sequestro beni per un valore di 3,5 milioni di euro.