Fuga dalla Campania: sono circa cinquemila le persone che ogni anno lasciano la regione e vanno a vivere all’estero. Chi abbandona la propria città lo fa soprattutto per cercare un lavoro o una migliore qualità della vita: sono per la maggior parte giovani e, una volta preso il volo, difficilmente tornano dietro.
Un quadro della situazione è fatto dal Rapporto della Fondazione Migrantes: l’analisi evidenzia una tendenza a lasciare la regione che, sebbene diversa dalle emigrazioni di inizio secolo scorso, testimonia comunque la presenza di un disagio radicato. Dai dati del Rapporto, aggiornati al 1 gennaio 2012, si scopre che soltanto la Sicilia ha un numero di emigrati all’estero maggiore rispetto alla Campania: ben il 10% della comunità italiana residente fuori nazione è formata da campani.
Sempre i dati mostrano una tendenza all’aumento: se nel 2010 gli iscritti all’Aire (Anagrafe degli Italiani residenti all’estero) provenienti dalla Campania erano 421.227, nel 2011 sono arrivati a quota 426.488, mentre nel 2012 sono state raggiunte le 431.830 unità, con un aumento pari a cinquemila persone l’anno. Le ragioni alla base della partenza sono soprattutto legate alla situazione lavorativa: vanno via sopratutto giovani alla ricerca di prima occupazione o di un lavoro migliore e le mete preferite sono Germania, Svizzera e Argentina. A lasciare la Campania, infatti, sono soprattutto professionisti, di solito appena laureati o comunque compresi nella fascia d’età che va tra i 25 e i 35 anni.
Se lo scorso secolo si emigrava per fame o disperazione, oggi lo si fa invece per cercare una propria strada, per la voglia di costruirsi una vita propria, nonostante la famiglia possa comunque assicurare un sostegno economico.