Un napoletano su tre non paga le tasse: è questo il dato che emerge dagli accertamenti effettuati dall’Agenzia delle Entrate nel capoluogo campano. In cime alla lista delle imposte non pagate c’è la Tarsu, la tassa sui rifiuti, un dato molto probabilmente collegato con l’emergenza più che decennale con cui ha dovuto fare i conti la città: ma non va di certo meglio per Ici (ora Imu), Irpef e Iva, che presentano elevati indici di evasione.
Ora però per chi non è in regola con il fisco aumentano le possibilità di essere scoperti: sembra funzionare, infatti, la task force interna messa in campo dal Comune. Una necessità per Palazzo San Giacomo andare alla caccia degli evasori per poter disporre di un aumento delle entrare in un periodo di forti tagli per le amministrazioni locali. Numeri alla mano, nel 2010 dei 352mila contribuenti napoletani, sono oltre 130 mila quelli che non pagano le tasse.
In cima alla lista delle imposte non pagate c’è la Tarsu: le utenze non domestiche sono quasi 78mila, mentre quelle registrate appena 62mila 317. All’appello mancano quindi quasi 16mila utente che corrispondono a circa 8 milioni di euro che non arrivano nelle casse comunale: il gettito teorico è, infatti, di 65 milioni e 700mila euro, mentre quello effettivo è di 57 milioni e 600 mila euro, dei quali soltanto 35 milioni riscossi da Palazzo San Giacomo. Le cose vanno un po’ meglio per le utenze domestiche dove a fronte di un gettito virtuale di 56 milioni di euro, quello effettivo tocca i 50 milioni: in totale nelle casse comunali grazie alla Tarsu dovrebbero entrare 121 milioni di euro, mentre il gettito effettivo negli ultimi due anni non ha superato gli 80 milioni. Numeri in passivo anche per l’Ici, dove mancano 50 milioni di euro, e per l’Iva che fa registrare un – 13 milioni di euro: in totale sono ben 145 i milioni di euro che mancano al Comune. Ecco perché Palazzo San Giacomo ha lanciato la task force che vedrà all’opera anche agenti della Tributaria e opererà incrociando le banche dati di tutti gli enti.