Marano intitola una strada a Simonetta Lamberti. A trent’anni dalla morte della bimba che fu vittima di camorra a soli 11 anni, la città di Marano la ricorda con una manifestazione promossa dall’istituto superiore Carlo Levi. Simonetta Lamberti fu uccisa il 29 maggio del 1982 per sbaglio da un sicario della camorra. Il vero obiettivo era il padre, il giudice Alfonso Lamberti. Oggi, è ricordata come una delle prime vittime innocenti durante la guerra che caratterizzò la criminalità organizzata in Campania negli anni Ottanta.
Alla manifestzione, intitolata “L’arcobaleno di Simonetta”, è prevista la partecipazione di numerosi ospiti tra cui Angela Procaccini mamma di Simonetta, Diego Bouchè direttore USR Campania, Salvatore Borsellino, fratello del giudice Borsellino, il magistrato Raffaele Cantone, il procuratore aggiunto della Dda di Napoli Rosario Cantelmo, il presidente di Libera Don Luigi Ciotti, l’ex procuratore capo di Napoli Giandomenico Lepore, i giornalisti Aldo Pecora e Giuseppe Grimaldi, il procuratore capo di Salerno Franco Roberti, il dirigente scolastico del Carlo Levi Maria Scanu e Gabriella Tramonti commissario prefettizio del Comune di Marano.
La strada dedicata a Simonetta sarà una traversa di congiunzione tra via Arafat e via Musella, poco distante dall’istituto Levi e da un’altra arteria stradale che ricorda una vittima innocente. Si tratta della bretella Marano-Villaricca, che è stata intitolata a Raffaele Granata papà dell’attuale sindaco di Calvizzano e vittima della camorra nel 2008. La sua scomparsa fu molto sentita non solo nel suo paese natale, ma in tutto l’hinterland e già in fase di costruzione dell’asse viario intercomunale, sancito dai comuni di Marano, Mugnano Calvizzano e Villaricca, gli amministratori delle cittadine interessate decisero di dedicare la strada a Granata.