Il giorno è fissato, 26 maggio 2012: è in questa data che si terrà la seconda edizione dello Slow Food Day, manifestazione che quest’anno mette al centro il rapporto tra il cibo che consumiamo ogni giorno e i cambiamenti climatici. Saranno 300 le piazze in tutta italiana che ospiteranno l’evento, 30 nella sola Campania.
L’attuale sistema agroalimentare è una delle prime cause di inquinamento ambientale: affidandosi invece alla scelte consigliate da Slow Food, che predilige il cibo locale e di stagione, si può contribuire a migliorare il futuro del pianeta. Ad esempio spiegano a Slow Food, un pasto percorre quasi duemila chilometri prima di arrivare a tavola, oltre quindicimila litri di acqua per produrre un chilo di carne bovina e i tre-quarti dell’alimentazione mondiale dipende da 12 specie vegetali e 5 animali.
Per aiutare a tenere comportamenti virtuosi, nel corso dello Slow Food Day sarà distribuita ‘Fulmini e polpette’, una guida con le pratiche da seguire per “per una dieta amica del clima, gustosa ed economicamente interessante”, come afferma Roberto Burdese, presidente di Slow Food Italia. In Campania gli eventi più rilevanti saranno quelli relativi al progetto ‘Resistenza Contandina’, che testimonia la vicinanza di Slow Food all’agricoltura di piccola scala: a Nola (Na), in piazza Duomo; a Marano di Napoli (Na), in piazza Josemaria Escriva; a Circello (Bn); a Castellabate (Sa); a Carife (Av); a Napoli, in piazza Dante. Proprio in piazza Dante alle 15 ci sarà un mercato di prodotti dei presidi Slow Food e sarà dato spazio alle tradizioni culinarie, con la distribuzione di piccole porzioni di pasta madre e il lievito naturale, tutto accompagnato da musica popolare. Alle 19.30 appuntamento in piazza Bellini con un aperitivo a base di specialità locali, come provolone del monaco, cacioricotta del Cilento, pomodoro di San Marzano e altre delizio della nostra Regione.