Sono passati venti anni da quel 23 maggio 1992, due decenni da quei cinque quintali di tritolo che hanno fatto saltare in aria Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e i tre agenti della scorta, Vito Schifani,Rocco Dicillo, Antonio Montinaro. Tutta Italia oggi ricorda la strage di Capaci e la figura del magistrato ucciso dalla Mafia: anche Napoli si unisce alle commemorazione con una serie di eventi.
Alle 17.30 la Federazione antiracket italiana, l’Associazione nazionale Magistrati, il Coordinamento campano dei familiari delle vittime di criminalità, Libera e l’Osservatorio sulla camorra e sull’illegalità presieduto da Nino Daniele danno appuntamento ai cittadini davanti alla procura di Napoli: qui alle 17.58, proprio l’ora dell’attentato, sarà osservato un minuto di silenzio in ricordo di Giovanni Falcone, della moglie e degli uomini della scorta.
Alle 20 invece al museo Mav di Ercolano si accenderà una video istallazione dedicata al magistrato, con la quale “trasformerà il Mav nel museo virutale delle legalità”. Alle 20.30 è prevista poi la partenza dal piazzale della circumvesuviana di un corteo che arriverà poi al Mav: ad accogliere i partecipanti ci saranno l’associazione Antiracket “Ercolano per la Legalità”, i ragazzi di “Radio Siani”, i giovani di “Casa Mandela”. In mattinata invece al teatro San Carlo di Napoli è andata in scena “Una canzone a Nisida”, spettacolo che rientra nel progetto “Qui veut changer, peut changer” che vede coinvolti gli alunni di quattro scuole superiori di Napoli, il Marano Ragazzi Spot Festival ed i giovani dell’Istituto Penale Minorile di Nisida. Sempre in mattinata i consiglieri comunali di Napoli hanno preso parte all’inziiativa organizzata dall’associazione Libera davanti all’albero intitolato a Giovanni Falcone, di fronte Palazzo San Giacomo.