Due giorni fa l’uccisione del 15enne del campo rom di Ponte Riccio, ieri la comparsa di scritte razziste inneggianti al fascismo e al duce sulla mura di due istituti di Giugliano: una coincidenza che ha allarmato i dirigenti scolastici che hanno denunciato tutto ai carabinieri. “Più fasci meno rom”, “Viva il duce” e ancora croci celtiche sono comparse ieri davanti al Liceo Cartesio e all’Itis Galvani, scuole superiori del comune a nord di Napoli: un episodio che inquieta, soprattutto perché viene all’indomani della morte di Nicola Sejdovic, ucciso durante un tentativo di furto in un bar.
Un episodio che, come detto, ha sorpreso i dirigenti scolastici, come spiega anche Giuseppe Pezza preside del Galvani: “Questo istituto non è politicizzato – afferma dalle pagine del ‘Mattino’ – non ci sono alunni che possano aver scritto quelle frasi. Chi lo ha fatto – conclude – avrà avuto i suoi obiettivi o messaggi da trasmettere, ma nessuno dei miei ragazzi poteva mai fare una cosa del genere”.
Invece sono proprio agli ambienti interni alla scuola che si rivolgono le indagini dei carabinieri che tendono ad escludere ambienti politici esterni agli istituti, anche se erano già apparse frasi dello stesso tenore per le vie del centro di Giugliano. Nonostante tutto però la provincia di Napoli resta comunque una delle realtà dove più forte è il senso dell’accoglienza e dell’integrazione, come affermato dal prefetto De Martino: “C’è tensione sociale e i problemi ci sono. Ma qui stiamo andando avanti con una forte coesione istituzionale. Nonostante gli episodi di cronaca, il tema dell’accoglienza e dell’integrazione è molto sentito. Qui c’è spirito costruttivo e si solidarietà”.