Ci sono pap test prescritti a maschi o esami pre-operatori consigliati per uno stato d’ansia: ancora al centro delle polemiche la sanità campana. Questa volta sotto la lente di ingrandimento è finita l’Asl Na2, o meglio la terza struttura sanitaria più grande d’Italia dichiara guerra agli sprechi: al settaccio della task force messa in piedi dall’azienda guidata dal manager Giuseppe Ferraro ci sono richieste per prestazioni cliniche non dovute, gonfiate o anomale.
Il gruppo di controllo attivo da marzo, per la prima volta si avvale anche di medici e non agisce soltanto sulla contabilità: proprio grazie alla presenza di esperti si sono riuscite scovare alcune anomalie che ora sono al centro non solo di un’indagine interna alla Asl, ma anche al vaglio della Procura di Napoli.
Tra le anomalie riscontrate ci sono esami prettamente femminili come i Pap-test prescritti a maschi, oppure i marker tumorali per la prostata, esami clinici consueti per l’età senile, prescritti a uomini di età inferiore ai trenta anni e ancora analisi come pt e ppt, richieste prima di un intervento chirurgico e in presenza di determinate malattie del sangue, prescritte per uno stato d’ansia. Nel mirino della task force della struttura sanitaria che presiede i comuni Nord del napoletano, come Pozzuoli, Acerra, Casoria, Giugliano, Ischia, sono finiti un centinaio di medici di base e decine di strutture diagnostiche private. Il primo risultato è stato la sospensione dei pagamenti delle fatture per le prestazioni anomale, mentre si sta muovendo anche la Procura del capoluogo partenopeo per verificare la presenza di eventuali truffe. Mantiene il più stretto riserbo la direzione dell’Asl Na2 che afferma: “Stiamo verificando i casi sospetti. Eventuali anomalie saranno segnalate alla Procura”.