Napoli riabbraccia il convento di San Domenico Maggiore: oggi è stato riaperto al pubblico uno dei monumenti storici della città, che ha ospitato prima gli studi di San Tommaso d’Aquino e poi la corte d’Assise. La restituzione al pubblico del convento rientra all’interno del programma della diciottesima edizione del Maggio dei Monumenti.
Del grande complesso monumentale sono stati recuperati il refettorio, la Sala del Capitolo, la Sala della Biblioteca, le celle dei padri domenicani e quella di San Tommaso d’Aquino: i lavori hanno preso il via dodici anni fa e sono costati circa 3,5 milioni di euro complessivi. L’impegno è stato portato avanti dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici di Napoli e provincia e ha coinvolto un’area pari a sette mila metri quadrati.
Grande la soddisfazione espressa dal sindaco De Magistris che parla di “luogo bellissimo che riapre alla città grazie al lavoro di tutte le istituzioni” e aggiunge: “È un ulteriore tassello di una Napoli che vuole riscoprirsi tutta e vuole aprirsi ai cittadini e ai turisti”. L’assessore alla Cultura Antonella Di Nocera mette invece in risalto la “profonda sinergia” sia con la Soprintendenza che con l’Ordine dei domenicani: “Spero che i napoletani – afferma l’assessore – apprezzino questi preziosi spazi ritrovati, scoprendo il senso del vuoto, del camminamento in ambienti tanto coinvolgenti, dove si avverte una naturale sensazione di raccoglimento”. Il convento di San Domenico Maggiore sarà visitabile a partire da domani 16 maggio, tutti giorni (esclusa la domenica) dalle 10 alle 17: l’accesso sarà libero. Il complesso nell’ambito del Maggio dei Monumenti ospiterà ogni fine settimana le esibizioni di icra Project.