Sarà Diego Armando Maradona il testimonial del movimento nazionale anti-Equitalia: l’ex Pibe de Oro, che ha una vertenza in corso con il fisco italiano per una cifra di 40 milioni di euro, presterà la sua immagine per un’iniziativa che sarà presentata questa mattina a Napoli e che punta a trasformarsi in un vero e proprio partito.
Dopo gli ultimi episodi di cronaca che vedono coinvolta l’agenzia di riscossione dei tributi, parte dal capoluogo partenopeo un movimento che punta ad essere nazionale: all’incontro, infatti, prenderanno parte avvocati e commercialisti anche di Milano e Palermo, oltre ad Angelo Pisani, il legale che affianca proprio Maradona nella vertenza con il fisco. L’indimenticato campione argentino proprio ieri si è visto rifiutare la transazione da parte dell’agenzia delle entrate.
Tornando al Movimento anti-Equitalia, l’obiettivo non è una crociata anti-tasse, ma la rivendicazione di balzelli che devono essere pagati “in modo umano ed equo e soprattutto non privando la povera gente dei risparmi di una vita o applicando tassi usurai”. Proprio su questo punta il dito lo speaker radiofonico Gianni Simioli: “È sconvolgente quanto affermato da un signora su una multa di Equitalia che era lievitata del 600% in pochi hanni: ha preferito rivolgersi agli usurai, perché così facendo ha risparmiato rispetto ai tassi proposti dall’Agenzia delle Entrate“. A presentare il movimento ci saranno anche il fiscalista milanese Silvio Ceci, il professore Angelo Scala, il dottore Massimiliano Toriello e il commissario regionale dei Verdi Ecologisti Francesco Emilio Borrelli: “Equitalia – affermano i promotori – si batte con la legge e non con le bombe. I manager super pagati, la burocrazia malata, i tassi usurai vanno aboliti con un movimento popolare che porti alla chiusura di questa agenzia che dall’inizio dell’anno ha fatto più morti della camorra“.