Soltanto un mese fa sarebbe stato accolto dagli applausi scroscianti del San Paolo, ora invece è sommerso dei fischi di quegli stessi tifosi che lo hanno eletto idolo: la fine della storia d’amore tra il Pocho e Napoli è triste come tutti i fidanzamenti che giungono al capolinea. Il pubblico azzurro non perdona all’argentino le voci di mercato che lo circondano: come un amante tradito, il tifoso partenopeo si scaglia contro il partner fedigrafo senza aspettare spiegazioni o scuse.
Il popolo del San Paolo ha già deciso: Lavezzi lascerà Napoli e lo farà per soldi. Ecco il perché della reazione di gran parte degli spettatori che ieri hanno assistito alla sfida con il Siena. Fischi contro il Pocho e contro chi ha provato ad applaudirlo, come tutto lo stadio faceva soltanto poco tempo fa.
La reazione di ieri, figlia della rabbia e della sensazione di tradimento, però non fa certo bene al Napoli e soprattutto non dà ragione dei cinque anni napoletani del Pocho. Partiamo proprio da questi, da stagioni segnate dai guizzi dell’argentino, dai suoi numeri e da un amore scoppiato alla prima giocata con la maglia azzurra: Lavezzi ha impiegato una partita per conquistare il San Paolo, rapido ad eleggerlo a leader e altrettanto frettoloso nel buttarlo giù dall’altare. Dalle stelle alla stalle in un amen, senza ricordare che anche grazie al Pocho il Napoli è arrivato al vertice del calcio italiano e ad onorare l’avventura in Champions. Tutto spazzato via in un attimo, dimenticati gli applausi, le standing ovation e il coro “pocho pocho” che risuonava a ogni impresa azzurra. Il tifoso non ha memoria lunga, ma qui ci si è dimenticati anche di aspettare una data importante come il 20 maggio, quando il Napoli dovrà provare a strappare la coppa Italia alla Juventus: perché anche in una storia di amore che volge al termine, finché si vive sotto lo stesso tetto si prova a rispettarsi a vicenda…