Per un adolescente su cinque la camorra è una cosa positiva: conferisce potere, ricchezza e crea lavoro. Il criminale agli occhi dei ragazzini è “uno buono”, che in gergo napoletano simboleggia una persona capace e degna di merito, qualcuno di cui avere stima. Questo sconcertante risultato è frutto del nuovo questionario anticamorra, che è stato diffuso lo scorso marzo in dieci scuole medie del napoletano.
La valutazione ha riguardato 2mila ragazzi dai 12 ai 14 anni. Tra gli intervistati, ben il 16 per cento ha scritto che vede di buon occhio la criminalità organizzata. Il 10 per cento ha apprezzato, almeno una volta, la canzone il Capoclan, brano neomelodico palesemente a favore della camorra, e quasi uno su cinque ha affermato che l’illegalità porterebbe occasioni di sviluppo, ricchezza e lavoro. Un ragazzo su due, invece, conosce a malapena la storia del giornalista Giancarlo Siani, vittima di camorra. L’8 per cento identifica il malavitoso come un personaggio positivo.
L’ultima volta che il questionario anticamorra è entrato negli istituti scolastici correva l’anno 2009 e il risultato ancora più negativo, rispetto a questa ultima edizione, fu la considerazione che gli intervistati espressero nei confronti del boss Raffele Cutolo, visto alla stregua di un eroe.
Il questionario anticamorra è un’iniziativa portata avanti dall’Associazione Studenti Napoletani, formata da studenti ed ex studenti che hanno deciso di impegnarsi contro la criminalità organizzata in maniera non violenta. Il questionario è lo strumento che serve a monitorare il senso di legalità che hanno ragazzi, soprattutto i più giovani come quelli che frequentano le scuole medie. Secondo i promotori dell’iniziativa i dati rilevati attraverso l’indagine sono sconcertanti e evidenziano quanto, nel tessuto napoletano, la camorra rappresenti ancora un fenomeno sociale.
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