Napoli capitale del lavoro, almeno per un giorno: il prossimo 4 giugno i sindacati nazionali hanno indetto una manifestazione unitaria che si terrà proprio nella città partenopea. Cgil, Cisl e Uil hanno promosso questa iniziativa, una mobilitazione senza sciopero, per sostenere – affermano i sindacati – le vertenze della città e provincia, a favore della crescita e dello sviluppo, sui temi della disoccupazione, dell’emigrazione e della lotta all’illegalità.
In piazza ci saranno anche Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti, i segretari generali dei tre sindacati, che terranno il comizio conclusivo: con loro ci sarà anche Giovanni Centrella, leader dell’Ugl, come annunciato da una nota in cui si legge che “le segreterie delle quattro confederazioni sono in contatto da tempo per realizzare l’evento”.
La manifestazione punta ad attirare l’attenzione sulle tante, troppe, vertenze aperte: sanità, trasporti, disoccupazione, illegalità. I sindacati chiamano quindi a raccolta lavoratori, giovani, pensionati per una mobilitazione che funga da molla per la crescita e lo sviluppo di Napoli. Un appuntamento deciso in un momento particolare per la città e tutto il paese, dopo i dati pubblicati ieri dall’Istat che parlano di un aumento dei tassi di disoccupazione che hanno raggiunto livelli mai toccati prima. Un periodo difficile per l’Italia, come ricordano le parole di Bonanni secondo cui “si sta creando una miscela esplosiva tra disoccupazione, tasse e blocca degli investimenti”, senza che ci sia nessuno che “faccia qualcosa per i giovani”. Alle nuove generazioni pensa anche il leader della Cgil, Susanna Camusso quando critica “le politiche di rigore che stanno determinando depressione”.