Era dato in gran forma alla vigilia, aveva convinto tutti – in primis il Direttore del torneo Angelo Chiaiese – con il suo gioco e non ha tradito le attese. Thomas Fabbiano approda ai quarti di finale dopo quasi due ore di gioco sotto un sole cocente. Tre set combattutissimi contro un tedesco ostico, che non ha mollato nulla fino alla fine. Basta vedere lo svolgersi del match: Dustin Brown sempre davanti a ogni set e il pugliese costretto a rincorrere. Metro dopo metro Fabbiano l’ha raggiunto e staccato in dirittura d’arrivo, chiudendo con il punteggio di 2-6 7-6 (2) 6-4.
La maratona ha fatto slittare di molto il programma della giornata. Alle 15.00 era previsto l’ingresso in campo dell’altro italiano ancora in lizza, Riccardo Bellotti, contro il serbo Dusan Lajovic. L’attesa forse ha giocato un brutto scherzo al giovane italiano nato a Vienna: persa subito la battuta nel primo game, non riesce a stare dietro alla concretezza dell’avversario. Il diritto di Bellotti non è incisivo come contro Bolelli e il primo set se ne va in un soffio (6-1).
Al rientro in campo Bellotti ha subito l’opportunità di strappare il servizio all’avversario, avanti 0-40 si fa riprendere e dopo un’altra palla break non sfruttata nei vantaggi il serbo si porta sull’1-0. Ora però i colpi si fanno più pesanti e profondi, diritto ma anche rovescio e battuta mettono in difficoltà Lajovic che non sembra più così imbattibile. Al terzo game sul 30-30 una palla del serbo che sembra andare oltre la linea di fondo, porta il giudice di linea a scendere e controllare. Dagli spalti la gente chiama (ovviamente) fuori, l’impressione in effetti è quella, ma il giudice la chiama dentro e da la quinta palla break si passa al 40-30 e al successivo 2-1 per il serbo. L’equilibrio sembra spezzarsi qualche gioco dopo, quando sul 30-15 Lajovic regala un doppio fallo e Bellotti con un passante incrociato di diritto strappa applausi dalle tribune. Anche questa volta niente da fare. Sotto 4-3 Bellotti perde il servizio malamente perdendo sei punti consecutivi. Finisce 6-1 6-3.
Mentre era in campo il detentore del torneo Schoorel, proviamo a chiedere al Direttore del torneo Antonio Chiaiese chi secondo lui, alla fine si porterà a casa il Trofeo Banco di Napoli: “È difficile dire chi vincerà. Vedo molto bene il russo Kuznetsov, l’avevo detto nella presentazione che sarebbe potuto andare lontano. L’ho visto contro Serra, ha giocato veramente bene. Anche Fabbiano sta giocando bene e poi c’è Mannarino”. Alla domanda diretta: “Se dovesse fare un nome, quale farebbe?” non ha dubbi: “Se continua a giocare così Kuznetsov. L’altro finalista, se vincerà oggi, penso sarà Schoorel. Ha vinto qui lo scorso anno e lo vedo molto motivato”.